Sassicaia 17 nasce da Tenuta San Guido che nemmeno sto a spiegarvelo quanto abbia contribuito alla rivalutazione storica del vino in Italia e quanto sia simbolo dell’eccelenza Italiana all’estero.
Questo basterebbe per creare le giuste aspettative da un vino, ma non basta, l’annata 2017 viene da 2 annate che hanno rappresentato l’eccellenza assoluta, quanto mai in queste due annate la DOC Sassicaia, (istituita per la prima volta in Italia per un solo produttore) si è avvicinata ai mostri sacri della Borgogna.
Annata 2015, l’annata del secolo, l’uva è rimasta sanissima, bella profumata.
La differenza gli Enologi dicono l’abbia fatta l’inverno e l’inizio primavera, caratterizzato da abbondanti pioggie che hanno creato ottime riserve idriche; che hanno compensato la carenza di pioggie da giugno ad agosto con temperature sopra la media che non hanno comunque spaventato le piante che hanno reagito benissimo.
-Annata 2016 dopo un annata cosi’, tutti si aspettavano un prodotto all’unanimità inferiore o comunque che non potesse nemmeno reggere il confronto con l’annata 2015, invece il 17 gennaio 2019 ecco il fulmine a ciel sereno Monica Larner di Robert Parker scrive:
“Il Sassicaia 2016 è un vino di successo. L’ho assaggiato più volte sia in botte che in bottiglia, e il meritato punteggio di 100 punti che vedete qui è stato assegnato con entusiasmo alla conclusione di un mini verticale in cui ho assaggiato e confrontato l’annata 2016 rispetto al 2015 (a cui ho assegnato 97 punti). Ha perfettamente senso presentare queste due eccellenti annate in modo comparativo, perché sono due delle migliori di Bolgheri e di Tenuta San Guido. Sono annate molto simili con lunghi e caldi mesi estivi che hanno alimentato una stagione di crescita prolungata. Il 2016 è stato leggermente più piovoso, e in termini analitici questa annata ha un po’ più di acidità. Tuttavia, i risultati nel bicchiere sono straordinariamente diversi. L’annata 2015 è esuberante, rotonda, succulenta e immediata, mentre l’annata 2016 mostra nitidezza e precisione. Questa grande acidità lo porterà a lungo nel futuro mentre il vino completa il suo lento corso evolutivo. Questo vino ha un sapore netto di mora, ciliegia matura, erbe grigliate e spezie. I sentori fluiscono dal bicchiere in un flusso continuo e sono tutti contrassegnati da intensità radiante. La sensazione è lunga e persistente. La freschezza della spina dorsale tannica del vino si bilancia perfettamente alla profondità dei sentori di frutta. A mio parere, il Sassicaia 2016 si erge vicino all’epica annata 1985 che è stata il punto di riferimento definitivo per il vino italiano.”
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Cosa aspettarsi più da questo vino? Visto che ancora deve uscire possiamo fare solo qualche previsione, di queste tre annate è stata sicuramente la più calda e la meno piovosa, quindi troveremo un vino quantomeno diverso per intensità di profumi, sarà sicuramente un vino affascinante, ma per me non troverà l’eccelenza delle precedenti due annate.
Sicuramente a Tenuta San Guido avranno fatto un ottimo lavoro quindi non vediamo l’ora delle uscite delle note di degustazione dei più importanti esperti di vino che solitamente assaggiano in anteprima l’annata 2017.